MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO

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Art. 9 Muri, recinzioni, sistemi di chiusura esterna, solai

Nell'area oggetto di studio i materiali utilizzati sono pietra, legno e laterizio, come riportato
nell’art. 0.7: mappatura ambiti territoriali e tipologie.
Nella costruzione e nel restauro si devono rispettare le modalità costruttive che seguono.

Art. 9.1.3 Chiusure esterne di pietra a vista

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Illustrazione 10


Illustrazione 11


Illustrazione 12

Costruzione come art. 9.1.
I muri più antichi sono costruiti accuratamente con pietre grandi e squadrate.
A volte i cantonali hanno uno o più elementi sporgenti (bugnato) lavorati rozzamente ma con un valore simbolico preciso: individuano le costruzioni appartenute alle famiglie originarie (vicini).
I bugnati sono collocati nella parte bassa, facilmente visibile, di edifici medioevali, per lo più di quelli definiti “a torre”, per la forma a pianta squadrata e lo sviluppo in verticale.
Dal XVII secolo il muro è costruito con pietre irregolari, normalmente quasi a secco, cioè con poca malta di calce. La costruzione avveniva posizionando le pietre più regolari sui due lati, interno ed esterno, legandoli ogni tanto con pietre più grandi. In questo modo il muro delle zone del GAL Ossola ha un notevole contenuto di spazi liberi, “aria ferma”, che ne migliorano le caratteristiche di controllo termico. I valori di trasmittanza assegnati ai muri di pietra dalle tabelle andranno corretti in occasione del successivo studio INTERREG.
Nelle abitazioni veniva poi intonacata con malta di calce la superficie interna e, soprattutto dal XVIII secolo in avanti, anche la superficie esterna (art. 9.4.).
La struttura muraria, posizionata sul terreno con pietre più grosse ma senza fondazioni, e non irrigidita da leganti cementizi, conserva l’elasticità necessaria ad assorbire limitate sollecitazioni sismiche, pericolose soprattutto per la copertura.
In ogni tipo di intervento (restauro, ristrutturazioni) i muri di pietra a vista non vanno intonacati. L’eventuale stilatura dei giunti con malta di calce va fatta in profondità per lasciare completamente a vista ogni singola pietra. L’ombra che si forma fra le pietre è un elemento essenziale dell’identità formale delle costruzioni, soprattutto nell’Ossola superiore. Nelle zone o negli edifici dove in già origine la stilatura copriva parzialmente le pietre, restaurare con la stessa modalità.

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