MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO

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Art. 9 Muri, recinzioni, sistemi di chiusura esterna, solai

Nell'area oggetto di studio i materiali utilizzati sono pietra, legno e laterizio, come riportato
nell’art. 0.7: mappatura ambiti territoriali e tipologie.
Nella costruzione e nel restauro si devono rispettare le modalità costruttive che seguono.

Art. 9.5 Finiture superficiali e tinteggiature


Illustrazione 16

Molto diffusa era la finitura delle superfici intonacate con tinteggi a base di calce.
Negli interventi di restauro e di valorizzazione le scelte cromatiche sono subordinate all'indagine stratigrafica, indispensabile per risalire alla più probabile tinta originale.
La stratigrafia può essere fatta a ponteggi ultimati, durante la fase di risanamento degli intonaci e di pulitura delle facciate. Il direttore lavori dovrà rilevare le tinte originali, spesso coperte da strati di materiale organico recente inadatto all'intonaco di calce, e predisporre le campionature di colore. L'ufficio tecnico comunale può chiedere che venga depositato il materiale fotografico relativo.
La finitura scelta deve essere compatibile con il supporto e quindi deve essere di natura minerale. L’intonaco di calce, e anche l’intonaco di malta bastarda, sono minerali che come tali mal sopportano cicli di natura organica o di sintesi (come appunto le tinte viniliche, acriliche, siliconiche, o acrilsilossaniche presenti per la maggiore parte oggi sul mercato).
Il pH del supporto minerale non differisce dal pH delle tinte minerali (pH 13 per la calce e per il silicato di potassio), mentre i prodotti sintetici hanno un pH intorno a 8-8,5.
I prodotti minerali hanno un invecchiamento molto lento e molto gradevole (non trattengono lo sporco come i prodotti sintetici a comportamento termo-plastico).
Le tinte minerali si “consumano” lentamente per erosione nel tempo, mentre le tinte sintetiche “sfogliano” molto più facilmente.
Inoltre l’adesione dei sistemi minerali è sempre di natura chimico fisica (carbonatazione della calce con il supporto di calce, o silicizzazione del silicato liquido di potassio con il supporto minerale), mentre i prodotti organici resinosi hanno solamente una adesione fisica pellicolare.
L’intonaco realizzato con la spatola crea irregolarità di superficie che riflettono la luce del cielo e del sole in modo differenziato, dando alle colorazioni gradazioni mutevoli nelle diverse ore del giorno (art. 9.4, 9.5 e “Costruire sulle Alpi”, pagina 104).

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